Come distinguere gli allevatori seri da chi, invece, è un mero commerciante senza scrupoli?
Stilare un identikit netto non è facile poiché possono esserci diverse variabili ma alcuni indicatori devono, quantomeno, rendere cauto l’acquirente:
- In primis ricordarsi che l’allevatore, quello spinto da competenza, passione, impegno e amore per la razza non è un mero venditore che affida un
cucciolo indipendentemente da chi ha davanti in cambio di soldi ma, piuttosto, un profondo amatore in cerca di famiglie affidabili, adeguate e competenti.
- Un buon allevamento è sempre riconosciuto con regolare AFFISSO, in ordine e pulito. Se entrate in un allevamento e un forte odore non gradevole vi sorprende fin dalla porta…forse è il caso di
cercare altrove.
- Un vero allevatore ha nozioni su genetica, alimentazione, malattie, test. Diventare allevatore non significa solo accoppiare due gatti e fare cuccioli. Quello lo fa già la natura senza
bisogno di aiuto! Allevare significa prendersi la responsabilità di trovare il tempo e la voglia di studiare, studiare e ancora studiare. Se notate scarsa (o inesistente) preparazione non
fidatevi e recatevi altrove.
- Un buon allevatore si impegna a fornire più informazioni possibili su ogni aspetto che riguarda la razza che alleva. La formazione che ogni allevatore ha serve non solo a dare il meglio ai
propri gatti ma anche ad educare e arricchire la conoscenza altrui in modo che tutti possano fare la stessa cosa.
- In un allevamento onesto le prove allergiche e le visite non si pagano. All'allevatore stesso servono per scegliere la famiglia più idonea ad un eventuale cucciolo.
- In un buon allevamento i riproduttori devono essere visibili. Diffidate sempre di chi rifiuta tassativamente visite in allevamento o vi nega di vedere i propri gatti.
- Un buon allevatore testa SEMPRE i propri riproduttori. Dopo esservi informati su che tipologie di test dovrebbero essere fatte sulla razza da voi scelta pretendeteli sempre, è un vostro
diritto chiederli e un dovere da parte dell’allevatore farli vedere.
- Un buon allevatore rispetta tutte le profilassi veterinarie, proponendo solo alimenti di elevata qualità e comincia ad educare il piccolo implicando impegno non solo
in termini di tempo ma anche economico.
- Un buon allevatore è disponibile pre e post affidamento. La disponibilità è una delle chiavi fondamentali.
- In un allevamento serio i riproduttori sono amati e rispettati. Non esistono allevatori che si possano definire tali che non amino alla follia i propri gatti e i loro cuccioli. Se notate
distacco, freddezza, gatti o cuccioli rinchiusi in piccole gabbie…credo non serva nemmeno dirlo: SCAPPATE!
- Un allevatore serio non è uno scucciolatore. Se un allevamento è troppo affollato o le gatte vengono fatte riprodurre senza le dovute pause (1 cucciolata all'anno o al massimo 3 in 2 anni)
non siete in presenza di un allevatore ma di una persona che sfrutta gli animali. Sono due figure che non hanno nulla in comune.
- In generale, diffidare sempre da chi propone animali ad un prezzo molto più basso di quello mediamente proposto negli allevamenti.
- Attenzione a chi propone cuccioli di tutte le razze come se si fosse in un negozio multi-marca volto a soddisfare ogni richiesta dettata dal mercato.
- Umiltà, gentilezza e correttezza sono le basi di tutto. Ricordatevi sempre che l’allevatore è una persona che avrete per molti anni al vostro fianco e su cui dovrete poter contare. Così come
nella vita non vi circondereste mai di persone arroganti, maleducate o maligne anche nella scelta dell’allevatore consigliamo di fare altrettanto. Quando vi recate in un allevamento prima di
scegliere il cucciolo scegliete la persona.
Un allevatore serio, infine, AMA i suoi gatti. TUTTI!
Compresi quelli che anagraficamente non sono più riproduttori. Anche se, vanno fatte valutazioni caso per caso, è certamente un buon indice quando continuano a fare
parte della famiglia di chi alleva anche animali anziani o non più in età riproduttiva.